Dal 9 al 12 aprile 2025 si è svolto a Guangzhou (Cina) il 2° Convegno Sino-Italiano sulla Biodiversità, organizzato dalla Chinese Academy of Sciences (CAS) e dal National Biodiversity Future Center (NBFC).
L’iniziativa, ospitata presso il Donghu Conference Room del Bajiao Building, ha visto la partecipazione di una delegazione italiana composta da 25 ricercatrici e ricercatori provenienti dalle quattro aree tematiche del Centro: Sea, Land, Urban e Impact. La delegazione è stata coordinata dal Presidente del NBFC, Luigi Fiorentino, e dal Legal Officer Jean Paul De Jorio.
Obiettivo principale dell’incontro: rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Cina su temi legati alla tutela della biodiversità, promuovendo l’avvio di progetti congiunti e lo scambio di buone pratiche tra istituti di ricerca, università e centri di eccellenza.
I lavori congressuali si sono articolati in quattro sessioni tematiche:
Marine Biodiversity, con interventi dedicati al valore degli ecosistemi marini, alla diversità delle specie algali, alla conservazione dei coralli e alle nuove prospettive per un'acquacoltura sostenibile;
Terrestrial Biodiversity, con contributi su biodiversità vegetale, adattamento al cambiamento climatico, specie invasive, soluzioni basate sulla natura e applicazioni di intelligenza artificiale alla modellazione ecologica;
Urban Biodiversity, focalizzata sull’integrazione della natura nelle città, il ruolo della biodiversità urbana per la salute umana e il design consapevole degli spazi urbani;
Impact & Innovation, dove si è discusso di strategie di open innovation, trasferimento tecnologico, applicazioni digitali e comunicazione della biodiversità.
I lavori si sono conclusi con un workshop dedicato alla conservazione terrestre basata sulle aree, durante il quale esperti italiani e cinesi hanno confrontato esperienze e dati su aree protette, macroecologia e strumenti di pianificazione per la protezione degli ecosistemi.
Il convegno rappresenta un importante passo avanti in un dialogo bilaterale avviato nel 2024, che ha già portato alla firma di due Memorandum of Understanding tra il NBFC e la Chinese Academy of Sciences (giugno 2024), e tra il NBFC e lo Shanghai Advanced Research Institute (ottobre 2024).
Durante il soggiorno, la delegazione italiana ha partecipato anche a momenti culturali e istituzionali, tra cui la visita al mausoleo dei primi re cinesi, una navigazione nel Delta del Fiume delle Perle, e un incontro ufficiale con i dirigenti dell’Accademia delle Scienze cinese.
Il NBFC conferma così il proprio impegno per una scienza aperta, internazionale e orientata all’impatto, promuovendo sinergie globali per affrontare insieme la crisi della biodiversità.
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