Cosa significa educare per la biodiversità?
Quale contributo può offrire il mondo dell'educazione su uno dei fronti più delicati e decisivi dell'attuale crisi eco-climatica? Come affrontare una questione epocale, che richiede un'assunzione di responsabilità per poter garantire alle nuove generazioni, umane e non umane, un futuro che sia vivibile?
E’ di qualche giorno fa la pubblicazione di un volume open access, edito da FrancoAngeli, che prova ad esplorare tali quesiti. Il testo dal titolo Educare per la biodiversità. Approcci, ricerche e proposte è a cura di Greta Persico, Monica Guerra e Andrea Galimberti del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” (Università degli Studi di Milano-Bicocca) e raccoglie gli esiti preliminari del progetto sviluppato dal gruppo di ricerca BEAT-Biodiversity Education and Awareness Team, impegnato all'interno del National Biodiversity Future Center, Spoke 7.
Il volume propone una sintesi del dibattito scientifico internazionale attorno alle teorie e alle pratiche dell'educazione per la biodiversità, focalizzandosi in particolare sulla varietà di approcci esperienziali e partecipativi che strutturano proposte spesso in continuità con la storia dell'educazione ecologica. Al tempo stesso viene avanzata l'ipotesi che il tema della biodiversità necessiti di cornici teoriche, principi e strategie educative peculiari, capaci di emanciparla da un'interpretazione esotizzante - che relega a mondi altri il problema della tutela della molteplicità del bios - per riconnetterla ai contesti di vita che quotidianamente abitiamo, senza vederla e percepirla.
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