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“Gaia Blu” indaga le montagne sottomarine del Tirreno

Prosegue l’attività di esplorazione di coste e fondali italiani a cura della nave oceanografica del Consiglio nazionale delle ricerche “Gaia Blu”. Terminate le campagne Ecorest - volta a indagare lo stato di salute di coralli e fondali profondi - e Tunsic-Bansic, che ha monitorato la distribuzione spaziale del plancton tra Sicilia e Mar Ionio, è ora la volta di PELASeam, una spedizione che mira a esplorare due montagne sottomarine nel Mar Tirreno,“Vercelli”e “Vavilov", con l'obiettivo di indagare la produttività pelagica, la biodiversità e i ruoli ecologici di questi ecosistemi unici.

La campagna PELASeam prende avvio martedì 23 luglio dal porto di Napoli: per circa due settimane vedrà coinvolto un team interdisciplinare di ricercatori e ricercatrici nello studio di due territori sommersi ancora poco conosciuti che, per le peculiari caratteristiche topografiche e ambientali, rappresentano un vero e proprio laboratorio naturale per comprendere le dinamiche di tali ecosistemi.

Molteplici le attività previste a bordo: “Affronteremo lo studio di questi particolari ambienti affiancando varie tecniche: analizzeremo ad esempio la composizione chimica e fisica dell’acqua effettuando campionamenti in prossimità delle due strutture sommerse, così da comprendere meglio le condizioni dell'ambiente marino; e in parallelo preleveremo campioni biologici attraverso retini da plankton, così da esaminare la biodiversità a vari livelli della catena alimentare marina”, spiega il coordinatore della missione Fabio Campanella dell'Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona (Cnr-Irbim). “Inoltre, effettueremo osservazioni acustiche, ottiche e visive con tecniche avanzate, per studiare la fauna marina e le sue interazioni, e faremo campionamenti del DNA ambientale tramite filtrazione d’acqua per identificare la comunità animale presente nelle immediate vicinanze di queste montagne”.

La campagna punta ad acquisire informazioni preziose, che contribuiranno a una maggiore comprensione delle montagne sottomarine e del loro ruolo nel sostenere la biodiversità marina: conoscenze che permetteranno di sviluppare strategie per la gestione sostenibile delle risorse marine e per contrastare la perdita di biodiversità, garantendo così la salute a lungo termine degli ecosistemi del Mar Tirreno.

PELASeam è frutto di una collaborazione tra diversi istituti del Cnr: oltre al Cnr-Irbim che coordina le attività, sono coinvolti l’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar) e l’Istituto di scienze polari (Cnr-Isp), e altre importanti istituzioni accademiche e scientifiche italiane, tra cui l'Università Politecnica delle Marche, l’Università degli Studi di Palermo e l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS). Il progetto è finanziato dal PNRR “National Biodiversity Future Center” (NBFC), Spoke 2 “Solutions to reverse marine biodiversity loss and manage marine resources sustainably”.

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