Coordinatore del Tavolo di lavoro NBFC sulla Citizen Science: Andrea Sforzi Direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma e Presidente di Citizen Science Italia.
Il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle cittadine nella ricerca scientifica, universalmente noto come Citizen Science o Community Science, sta registrando un crescente interesse a livello nazionale e internazionale, operando nell’interfaccia tra ricerca e società e contribuendo così alla democratizzazione della scienza. Pur riferendosi a tutti i campi scientifici, esso trova nella biodiversità la applicazione elettiva, con un crescente numero di progetti e di partecipanti. Tenendo conto che la Citizen Science costituisce un cambiamento di paradigma nel modo di fare ricerca, è necessario che il suo sviluppo e la sua affermazione proseguano secondo criteri di qualità stabiliti a livello internazionale, garantendo l’uso di protocolli adeguati e la validazione dei dati indispensabili per una affermazione su basi scientifiche di questa promettente realtà. Nel 2023 è nata Citizen Science Italia (CSI), prima associazione nazionale di settore a livello europeo, con lo scopo di promuovere i principi fondanti della scienza partecipativa e dare visibilità ai progetti e alle buone pratiche.
NBFC può svolgere un ruolo fondamentale in questo contesto, in collaborazione con CSI e con il MUR, al fine di strutturare un’azione congiunta a livello nazionale. Per sua stessa natura la Citizen Science interessa trasversalmente tutte le tematiche scientifiche di NBFC e può costituire un elemento qualificante che renda visibile quanto già si sta facendo in questa direzione, promuovendo al contempo lo sviluppo di nuovi progetti e la raccolta di buone pratiche.
Con queste premesse il 21 maggio 2024, nell’ambito del primo Forum Nazionale della Biodiversità di NBFC, hanno preso ufficialmente il via i lavori del Tavolo di lavoro NBFC sulla Citizen Science. Isabella Saggio, capo Spoke 7 e Francesco Frati, capo Spoke 3, hanno introdotto l’incontro, sottolineando come la Citizen Science costituisca una opportunità sempre più importante e trasversale, in grado di traghettare i valori e le attività del centro ben oltre il termine naturale del progetto. E riconoscendo come la Citizen Science possa rappresentare uno degli elementi più significativi, a breve e medio termine, dell’impatto che il NBFC può avere sulla società. Sono questi i motivi per i quali si è ritenuto utile e necessario istituire questo tavolo. Isabella e Francesco hanno quindi presentato il coordinatore del Tavolo di lavoro NBFC sulla Citizen Science, Andrea Sforzi, Direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma e Presidente di Citizen Science Italia, che ha introdotto i principali concetti e delineato gli obiettivi e le azioni che il tavolo si propone di portare avanti nei prossimi mesi.
Il programma di lavoro prevede due percorsi paralleli, ma tra loro correlati: il primo dedicato a coloro che sono interessati/e al tema senza averne una esperienza specifica, il secondo a coloro che hanno progetti di Citizen Science attivi o conclusi da poco. All’interno del primo percorso verrà promosso un corso su due giornate (eventualmente ripetibile nel tempo) mirato a fornire principi generali, indicazioni, esempi di progetti, modalità di verifica, calcolo dell’impatto, ecc. Una volta stabilizzatosi il numero degli/delle iscritti/e al tavolo verranno individuate le date, la location e predisposto il programma.
Il secondo percorso prevede momenti di confronto e interazione tra coordinatori/trici di progetti, al fine di condividere le buone pratiche, trovare elementi in comune e delineare una strategia di integrazione e sviluppo delle attività di Citizen Science. Una ulteriore azione sarà la realizzazione di una piattaforma nazionale dei progetti di Citizen Science (inclusi quelli esterni ad NBFC), basata sul software open source messo a punto a livello europeo dal progetto Horizon 2020 EU-citizen.science e inserito nel contesto internazionale di settore.
La piattaforma verrà realizzata sotto la supervisione di Citizen Science Italia, che potrà curare l’aggiornamento dei contenuti e i rapporti di collaborazione con le altre realtà europee anche successivamente al termine di NBFC. La stessa costituirà la base per future implementazioni di progetti di Citizen Science in settori diversi da quello della biodiversità.
Un ulteriore obiettivo generale in tema di Citizen Science sarà la prosecuzione del dialogo avviato con il MUR circa la realizzazione di un Centro Nazionale di Riferimento per la Citizen Science che, al pari di quanto sta accadendo in altri paesi europei, possa istituzionalizzare la Citizen Science fornendo servizi, identificando buone pratiche e finanziando progetti.
Last but not least, nel Corso dell’incontro di Palermo sono state proposte due “sampling weeks” che interesseranno tutti gli Spoke rispettivamente dal 7 al 13 ottobre 2024 e dal 9 al 15 giugno 2025. Saranno queste due opportunità straordinarie per promuovere attività parallele di monitoraggio attraverso la Citizen Science, per dare ulteriore visibilità e rilevanza alla iniziativa e coinvolgere attivamente la popolazione.
Un momento dell’incontro di presentazione del tavolo durante il Forum Nazionale della Biodiversità (21 maggio 2024, Palermo)
Partecipanti al Polliblitz 2024 durante i rilievi di campo
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