Tapirus arvernernsis
Questo simpatico animale estinto abitava l'Italia nel Pliocene, quando il clima era tropicale, scomparve quando l'ambiente diventò più secco intorno al periodo delle ultime ere glaciali. E' stato realizzato un modello in plastilina termoindurente, la scultura è stata digitalizzata per creare un modello 3D virtuale prima della cottura mentre la colorazione è basata su T. indicus e T. terrestris, due specie moderne.
Tapirus arvernernsis, progetto di ricostruzione paleoartistica del DST UNIFI finanziato con i fondi NBFC Spoke 7 per la valorizzazione e divulgazione delle collezioni del Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze. Studio a matita, scultura in plastilina dipinta ad acrilico, modello digitale 3D. |
Stephanorhinus etruscus
Essendo imparentato con l'attuale rinoceronte di Sumatra, l'animale è stato ricostruito con un po' di pelo e con un corno nasale più lungo e più stretto di quello frontale. La forma e la dimensione delle corna sono state stimate attraverso il confronto con questa specie, con il Rinoceronte Lanoso, e l'osservazione delle rugosità presenti sul cranio dell'animale. Il corno del rinoceronte, infatti, non ha una matrice ossea ma cheratinica, motivo per cui non è mai stato rinvenuto in questa specie fossile.
Rispetto ai rinoceronti attuali aveva zampe in proporzione più lunghe per questo è considerato un rinoceronte adatto alla corsa.
Stephanorhinus etruscus, progetto di ricostruzione paleoartistica del DST UNIFI finanziato con i fondi NBFC Spoke 7 per la valorizzazione e divulgazione delle collezioni del Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze. Studio a matita, scultura digitale, modello stampato in 3D. |
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