Missione MCRV

Il National Biodiversity Future Center (NBFC) si concentra sull'area del Mediterraneo, considerato hotspot di biodiversità, per affrontare le sfide globali legate ai seguenti aspetti:

- Conoscenza e tutela della biodiversità italiana;
- Monitoraggio delle diverse specie, incluse quelle rare, a rischio di estinzione e le specie esotiche infestanti;
- Sviluppo di strategie appropriate di ‘Restoration Ecology’ anche con la finalità di raggiungere gli obiettivi della Nature Restoration Law;
- Valorizzazione della biodiversità attraverso azioni di innovazione che producano valore economico, ambientale e sociale.

Mediante ricerche finalizzate e adozione di nuove tecnologie, NBFC fornisce agli enti di intervento e alle amministrazioni territoriali le basi scientifiche per l’istituzione e la gestione di aree protette, la progettazione e la realizzazione di sistemi di monitoraggio efficienti, l’implementazione di programmi di ripristino ecologico e la valorizzazione della biodiversità per ottenere nuovi prodotti alimentari, medicali, cosmetici e nuovi materiali. Un intero settore del centro è dedicato all'innovazione, al coinvolgimento delle imprese e delle istituzioni nazionali e internazionali per supportare processi produttivi sostenibili, stimolare la nascita di start up e ampliare i green job. In questo ambito, il centro opera con le filiere industriali individuando innovazioni di processo e studiando soluzioni biotecnologiche innovative che permettono di promuovere produzioni circolari, valorizzando le materie prime e rivitalizzando settori strategici per l’Italia come l’ambito vivaistico, la pesca, l’acquacoltura e la produzione di composti bioattivi. Il NBFC si propone quindi come riferimento nazionale e internazionale per generare conoscenza e valore dalla biodiversità e trasferirle al territorio con il fine di implementare i servizi ecosistemici, promuovendo il benessere della persona e generando valore economico sociale e ambientale per la società.

Conservazione

Gli ecosistemi sono rapidamente in transizione verso nuovi stati ecologici. Raggiungere una conservazione efficace della biodiversità è diventato impegnativo a causa dei fattori di stress sia globali che locali e dei continui cambiamenti nelle politiche nazionali e internazionali. Il centro NBFC è stato concepito per far progredire la conservazione dei patrimoni di biodiversità italiani e per metterli sulla strada della ripresa entro il 2030, raggiungendo così gli obiettivi stabiliti dalla Strategia per la Biodiversità dell'UE. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso:

(1) Migliorare la conoscenza dello stato della biodiversità a diversi livelli: questo sforzo supporterà lo sviluppo di scenari di pianificazione per migliorare i regimi di protezione a livello di specie/habitat all'interno delle aree protette (aree protette sensu lato), nei siti Natura 2000 e nelle attuali aree di interesse per la conservazione attualmente non protette ampliando la copertura delle aree protette al 30%, con il 10% sotto rigorosi regimi di protezione; anche nelle aree urbane e periurbane promuovendo la conservazione della biodiversità e la connessione con parchi e aree protette;
(2) Potenziare una rete efficace delle aree protette già esistenti attraverso approcci innovativi di raccolta, classificazione e analisi dei dati, con il supporto di KETs (intelligenza artificiale, nuove tecnologie applicate al monitoraggio);
(3) Integrare la dimensione umana e gli effetti dei cambiamenti climatici all’interno di scenari di conservazione esistenti.

Il centro punta alla definizione di idonee strategie di conservazione per le diverse aree del territorio nazionale. In particolare, gli obiettivi delle azioni di conservazione sono: garantire il mantenimento della diversità biologica a livello genetico, di specie, di popolazione e di ecosistema, anche in risposta a fattori di stress abiotici, biotici e antropogenici.

Il lavoro di ricerca e innovazione si fonde con l’applicazione di strategie per la conservazione e la gestione della biodiversità a livello nazionale, tenendo conto delle impostazioni ambientali locali, delle criticità territoriali e delle linee guida vigenti.