È giunta alla conclusione la prima edizione di Naturalmente Connessi | I tanti modi di raccontare la biodiversità, il festival promosso dal Biodiversity Gateway del National Biodiversity Future Center (NBFC) promosso e curato dal CNR-ISMAR, con il patrocinio del Comune di Venezia.
Per tre giorni Venezia si è trasformata in un punto di incontro tra scienza, arte e società, animando la città con un importante evento aperto alla cittadinanza e dedicato a tutte le età. Ricercatori, esperti, studenti, artisti, famiglie e cittadini si sono riuniti con un obiettivo comune: conoscere, raccontare e tutelare la biodiversità. Dialoghi, performance, laboratori, installazioni e visite guidate hanno offerto un nuovo sguardo e una nuova attenzione sul valore della diversità biologica, in un clima di collaborazione ed entusiasmo tra partecipanti, partner e istituzioni.
Non un festival come tanti, ma un’opportunità in cui tutti “si sono sentiti” naturalmente connessi.
L’evento ha rappresentato l’occasione giusta per presentare e condividere con la comunità i risultati del primo anno di attività del Biodiversity Gateway, un “nuovo ecosistema” di conoscenza diffusa, costruito grazie a progetti di ricerca, iniziative didattiche e formative, prodotti divulgativi per bambine e bambini, interazioni multidisciplinari e con il supporto fondamentale delle collaborazioni sul territorio.
I numeri del Biodiversity Gateway 2025
Il progetto, con due sedi principali - Venezia e Palermo, quattro nodi territoriali - Fano, Roma, Napoli, Lecce, l’infrastruttura di ricerca - Nave Oceanografica Gaia Blu, e il primo portale digitale italiano dedicato alla biodiversità (Biodiversity Gateway), nel suo primo anno di vita ha registrato i seguenti risultati: 40 visite e laboratori al Museo di Storia Naturale e 11 laboratori per famiglie, 48 scuole coinvolte, 89 classi e 3.640 studenti, 48 uscite in barca, 250 famiglie nei laboratori dedicati, 5 eventi con gli Scout e circa 70 capi scout formati, 3 prodotti editoriali destinati alla divulgazione Go e la Laguna incantata; Biodiversità vegetale in Laguna di Venezia; Guida alla Biodiversità dell’Arsenale.
Un festival che ha trasformato il dialogo in partecipazione
Il festival ha confermato la necessità di una comunicazione scientifica integrata e multidisciplinare: la biodiversità si racconta in molti linguaggi, i dati scientifici, le opere d’arte, le storie, la musica, i gesti quotidiani. “Naturalmente Connessi” significa creare ponti fra mondi che di solito “non parlano tra loro” per far nascere una visione più ampia e condivisa.
Tutto ciò è stato messo in evidenza attraverso gli interventi dello scrittore Tiziano Scarpa, dell’attrice Marta Cuscunà, della linguista Giustina Selvelli e dei documentaristi Andrea e Marco Spinelli: riflessioni sulla fragilità dell’essere umano, sull’inquinamento acustico, sul cambiamento climatico e sulla presenza di reti fantasma nei fondali hanno stimolato nuovi punti di vista su un pianeta in trasformazione.
Il pubblico ha preso parte ai Percorsi Biodiversi guidati e ad attività di laboratorio, seguendo un programma che ha animato alcuni tra i luoghi più suggestivi di Venezia – l’Arsenale, il SEA BEYOND Ocean Literacy Center UNESCO, la Fondazione Querini Stampalia, il Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue, il Museo Fortuny, TBA21-Academy / Ocean Space, La Casa di The Human Safety Net – grazie alla collaborazione di ricercatori, istituzioni culturali, artisti e associazioni.
Raccontare la vita visibile ed invisibile del Pianeta
Scienziati e divulgatori come Donato Giovannelli, Massimo Labra, Marta Picciulin, Giorgio Matteucci, Diego Fontaneto hanno guidato i partecipanti tra ecosistemi, specie e paesaggi sonori. Il Comune di Venezia, con Francesca Vianello e Massimo Gattolin, ha condiviso l’esperienza del Rifugio Galassi, mentre la studiosa Serenella Iovino ha riflettuto sul ruolo degli animali in guerra. All’Ocean Space, gli artisti Carlos Casas e Sofia Podzniakova hanno rimodellato suoni e nebbia lagunare in una performance immersiva.
La sede del CNR-ISMAR si è trasformata in un laboratorio di arte e scienza con le opere di ARSMar – Arte delle Scienze Marine, tra cui Floating Nest, di Emiliano Mori e Noa Pane ospiti del festival.
Laboratori, percorsi esperienziali e attività educative – a cura di CNR-ISMAR, UNESCO e Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue – hanno coinvolto bambini, famiglie e curiosi in esperienze dirette: dalla lettura di Go e la Laguna Incantata, alla scoperta dei fossili, della laguna e della biodiversità vegetale, fino alle attività del centro SEA BEYOND.
Verso il 2026: il festival si conclude, ma il percorso continua
Questa esperienza condivisa rafforza l’impegno del Biodiversity Gateway nella diffusione della cultura scientifica e nella costruzione di una comunità attenta, attiva e partecipe. Il grande entusiasmo di partner, istituzioni, volontari e soprattutto del pubblico conferma il bisogno di spazi in cui ascoltare, condividere e immaginare in maniera congiunta. Con i suoi 1200 partecipanti, provenienti da tutta Italia, Naturalmente Connessi ha dimostrato che la scienza può essere un ponte e che la biodiversità può diventare il terreno comune
in cui sentirsi parte di un’unica grande comunità.
Il successo di questa prima edizione segna un passo decisivo verso l’apertura, nel 2026, della sede fisica del Biodiversity Gateway presso la Palazzina Canonica, in Riva dei Sette Martiri: un luogo dedicato al dialogo tra scienza, arte e società, alla divulgazione e alla co-creazione di nuove azioni per il futuro della biodiversità, uno spazio restituito alla cittadinanza
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