La biodiversità non riguarda solo le aree naturali più remote o incontaminate: anche le città possono essere ecosistemi ricchi e vitali, capaci di ospitare una sorprendente varietà di specie e di processi ecologici. Le foreste urbane, in particolare, svolgono un ruolo cruciale nel migliorare la qualità dell’aria, mitigare gli effetti del cambiamento climatico, regolare le temperature e offrire spazi di benessere e socialità. Comprendere come queste aree verdi si sviluppano, reagiscono e contribuiscono alla salute complessiva dell’ambiente urbano è una delle sfide centrali per lo sviluppo di centri urbani sostenibili.
In questa prospettiva si inserisce la ricerca condotta dal Laboratorio Piani Paesaggio Territori Ecosistemi (Lab PPTE) del Politecnico di Milano, realizzata nell’ambito del National Biodiversity Future Center – SPOKE 5 “Biodiversità Urbana”. Lo studio ha analizzato e valutato lo stato di salute della vegetazione in diversi tipi di aree boscate del territorio della Città Metropolitana di Milano: boschi storici, nuove aree afforestate e terreni stabili che non hanno subito cambiamenti di uso del suolo nel tempo.
I risultati mostrano che le “nuove foreste urbane” non si comportano tutte allo stesso modo: alcune - in particolare quelle nate da terreni agricoli o da superfici impermeabili - presentano caratteristiche differenti rispetto ai boschi storici, mentre altre mostrano valori simili. La ricerca conferma quanto già emerso in studi precedenti: afforestare aree urbane partendo da superfici impermeabili può generare benefici ecologici significativi, migliorare la fertilità dei suoli e favorire la continuità ecologica, a condizione che gli interventi siano pianificati e monitorati nel tempo.
Come sottolineano i ricercatori del Lab PPTE, “limitarsi a piantare alberi non basta”: per rendere le città più resilienti e vivibili è necessario un approccio integrato, basato su una urbanistica ecosistemica capace di mettere in relazione pianificazione, ecologia e partecipazione.
Per l’originalità del metodo e la rilevanza dei risultati, il gruppo di ricerca composto da Andrea De Toni, Riccardo Roganti, Silvia Ronchi & Stefano Salata ha ricevuto il prestigioso Best Paper Award dell'International Conference on Computational Science and Its Applications 2023 per l’articolo “Monitoring Recent Afforestation Interventions as Relevant Issue for Urban Planning” che potete trovare a questo link: https://doi.org/10.1007/978-3-031-37111-0_40
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