Un progetto di fototrappolaggio realizzato dal National Biodiversity Future Center (NBFC), insieme al CNR-IRET di Firenze e all’Università di Milano-Bicocca, ha portato alla scoperta di oltre 30 specie di mammiferi nell’area metropolitana di Firenze. Tra le specie rilevate, ci sono volpi, lepri, istrici, puzzole e, per la prima volta nella zona sud della città, il raro gatto selvatico, l’unico felino selvatico italiano.

I ricercatori di NBFC (Spoke 5) - Emiliano Mori, Leonardo Ancillotto e Andrea Viviano del CNR-IRET di Firenze con Olivia Dondina dell’Università di Milano-Bicocca - hanno installato 40 fototrappole in parchi e aree verdi della città, tra cui il Parco delle Cascine, il Castello di Bisarno, il Parco di San Salvi e altre aree nel comune di Firenze e nella provincia. L’obiettivo del progetto è quello di monitorare la fauna urbana e raccogliere dati utili per approfondire la conoscenza degli ecosistemi cittadini.

I risultati del monitoraggio

Dopo 13 mesi di attività, il progetto ha permesso di identificare diverse specie di mammiferi, comprese alcune protette, come i moscardini, i lupi e le puzzole, quest'ultime trovate principalmente vicino a zone umide. Le specie più comuni sono risultate la volpe, la lepre europea e l’istrice. Il lupo è stato rilevato nella zona sud di Firenze, mentre i daini e caprioli sono stati individuati soprattutto nel nord della città.

Il rilevamento del gatto selvatico nella zona sud di Firenze rappresenta un dato particolarmente interessante, dato che questa specie era stata avvistata in precedenza solo nella provincia di Pisa.

Obiettivo del progetto

L’iniziativa mira a fornire dati scientifici che possano contribuire alla comprensione della biodiversità nelle aree urbane e sensibilizzare sulla necessità di tutelare gli ecosistemi cittadini. Come sottolinea Emiliano Mori, uno dei ricercatori del progetto, "Questi risultati ci permettono di avere una visione più chiara della fauna urbana e dell'importanza di conservare gli ambienti naturali anche nelle città."