Buone pratiche di progettazione, realizzazione e gestione
La crescente diffusione di impianti fotovoltaici installati su suolo rappresenta una delle strategie chiave per la decarbonizzazione del sistema energetico e la transizione verso un futuro più sostenibile. Tuttavia, se non adeguatamente pianificati, questi impianti possono generare impatti ambientali e sociali significativi.
In Italia risultano installati, al febbraio 2025, 1.878.780 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa 37 GW. L'Italia, attraverso la sua Strategia Energetica Nazionale, punta a raggiungere 80 GW di capacità fotovoltaica installata entro il 2030; questo sottolinea l'importanza di mettere in atto strategie per migliorare la sostenibilità ambientale e l'accettazione sociale, favorendo l'adozione di buone pratiche tese ad una gestione più responsabile del territorio.
In particolare, risulta fondamentale promuovere un approccio integrato che permetta di coniugare la produzione di energia rinnovabile con la tutela della biodiversità, del paesaggio e dei servizi ecosistemici, attraverso processi di co-progettazione e il coinvolgimento attivo delle comunità locali. In questo contesto, il presente documento propone linee guida e raccomandazioni operative per progettare, gestire e monitorare gli impianti fotovoltaici installati su suolo secondo i principi delle soluzioni basate sulla natura (Nature-based Solutions, NbS).
Nel caso in cui le attività di realizzazione, di esercizio e di smantellamento a fine vitadell'impianto non siano gestite in maniera appropriata, può verificarsi la frammentazione di habitat, dovuta alla rimozione della vegetazione esistente e alla movimentazione del terreno. Habitat frammentati hanno come conseguenza l'isolamento delle specie e una minore disponibilità di sostentamento, fattori che nel caso della fauna, rappresentano un ostacolo alla migrazione e alla riproduzione. Le specie che vivono in habitat frammentati e isolati sono più vulnerabili a malattie e cambiamenti ambientali, presentando una minore diversità genetica e quindi una ridotta adattabilità. Tutto ciò si traduce in perdita di biodiversità, che può impattare non solo la specie che subisce la frammentazione dell'habitat, ma anche le specie che da esse dipendono.
Anche l'introduzione di specie invasive rappresenta uno dei possibili effetti che possono manifestarsi durante la fase di realizzazione e di smantellamento degli impianti, attraverso il trasporto diretto da parte di macchinari o indumenti da lavoro, mentre la movimentazione del terreno può anche favorire la creazione involontaria di un nuovo habitat adatto alla diffusione di specie latenti (come semi e spore), ma già presenti sul sito.
L'obiettivo del documento è comunicare che un approccio ancora più sostenibile può essere adottato nella progettazione, costruzione e gestione degli impianti fotovoltaici installati su suolo, integrando protezione della biodiversità, miglioramento dei servizi ecosistemici e resilienza degli ecosistemi, contribuendo al contempo alla transizione energetica sostenibile, sia a livello economico che ambientale. In questo modo si cerca di realizzare impianti integrati col territorio anche a livello paesaggistico (Figura 1). Il documento include anche le metodologie e gli strumenti per monitorare e valutare l'efficacia delle buone pratiche implementate, attraverso indicatori di performance ambientale ed ecologica, nonché storie di successo realizzate nell'ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC).
Grazie alle soluzioni, descritte di seguito, si può creare continuità ecologica tral'impianto fotovoltaico e il territorio circostante, coinvolgere le comunità locali, creando, al tempo stesso, nuovi modelli di business e nuove opportunità di lavoro per il territorio, oltre ad azioni di miglioramento, riqualificazione e sviluppo di nuove competenze. La divulgazione e la condivisione di queste buone pratiche con il tessuto locale consentono azioni formative e divulgative, che hanno lo scopo di sensibilizzare verso la produzione di energia rinnovabile sostenibile e il rispetto dell'ambiente e degli ecosistemi.
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